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19 Marzo 2024

Cipro - Israele

L'AUTORITÀ FISCALE ISRAELIANA PRENDE DI MIRA I LEGAMI CON CIPRO

Sullo sfondo della crescente attrattiva di Cipro come destinazione di trasferimento e investimento per gli israeliani, l’Autorità Fiscale israeliana ha recentemente lanciato un’operazione per identificare beni, redditi e società israeliane sull’Isola, su cui l’organismo di controllo ritiene che dovrebbero essere pagate le tasse in Israele. Negli ultimi anni Cipro è diventata una destinazione attraente, anche grazie ad una politica fiscale che le è valsa il titolo di “uno degli ultimi paradisi fiscali del Mondo”. La pandemia di Covid-19, seguita dalla disputa sul programma di revisione giudiziaria del Governo, e da ultimo il conflitto in corso, hanno convinto molti israeliani a trasferirsi sull'Isola. L’aliquota dell’imposta sulle società a Cipro è del 12,5% (e in determinate circostanze può scendere al 2,5%), senza alcuna imposta sui dividendi, rendendo il Paese un rifugio fiscale popolare e legittimo per i residenti israeliani, con la comodità della vicinanza geografica . Anche la tassazione delle società straniere registrate a Cipro che operano al di fuori di Cipro è bassa e i prezzi degli immobili hanno attratto molti investitori. Si stima che a Cipro vivano tra i 10.000 e i 20.000 israeliani, mentre molti altri non si sono trasferiti lì per vivere, ma sono attivi sul posto in attività impegnate nel fintech, negli investimenti, nel settore immobiliare e nel commercio di valuta estera. L'Avv. Henriette Fuchs, partner e responsabile della fiscalità internazionale presso Yaron-Eldar, Paller, Schwartz & Co. (YEtax), afferma "di ricevere sempre più chiamate da parte di israeliani a Cipro che sono stati recentemente avvicinati dall'Autorità Fiscale". Spiega che "l'attrattiva di Cipro dal punto di vista fiscale deriva dal fatto che il reddito annuo fino a 19.500 euro è esentasse. I redditi superiori a questo livello sono soggetti a tassazione con aliquote progressive dal 20% al 35%, con l'aliquota più alta che cade sui redditi superiori a 60.000 euro". "Una persona che vive a Cipro e non è residente, come molti israeliani, non è soggetta a imposta sui redditi provenienti dall'estero. Inoltre, non vi è alcuna imposta sugli utili derivanti dalla vendita di investimenti o azioni, obbligazioni e strumenti finanziari simili , comprese le opzioni. Un dipendente che è residente all'estero e si trasferisce a Cipro e lavora presso un'azienda cipriota ha diritto all'esenzione dall'imposta sul reddito sul suo stipendio a Cipro per dieci anni", aggiunge. Cipro è parte di circa 65 trattati fiscali che prevedono ritenute fiscali ridotte su dividendi, interessi, royalties e pensioni provenienti dall'estero. Israele non ha ancora un trattato del genere con Cipro e il risultato è che l'autorità fiscale israeliana non ha informazioni sui beni e sui redditi degli israeliani lì. "Ci sono discussioni tra i due Paesi e buone intenzioni, ma queste devono ancora maturare in un trattato per prevenire la doppia imposizione. Siamo praticamente all'oscuro quando si tratta di informazioni da Cipro, e vogliamo uscirne in modo che Cipro possa non essere utilizzato come paradiso fiscale illegittimo", ha detto una fonte dell'Autorità Fiscale israeliana. I residenti israeliani sono soggetti a tassazione su tutto il loro reddito, ovunque provenga. I residenti stranieri sono soggetti a tassazione in Israele solo sui redditi realizzati in Israele. Le società estere, anche se possedute interamente da israeliani, sono esenti dall'imposta sul reddito prodotto all'estero, ma la legge include disposizioni che prevedono che quando il controllo e la gestione della società provengono da Israele, la società non ha diritto all’esenzione. Il Ministero delle Finanze ha recentemente pubblicato un disegno di legge per inasprire queste disposizioni, ma non è ancora stato emanato. Inoltre, l'Autorità fiscale israeliana sta esaminando gli israeliani che svolgono attività immobiliari a Cipro, detenendo una serie di proprietà che producono reddito o effettuando compravendite per beneficiare di redditi da locazione o di plusvalenze. Se si scopre che non hanno smesso di essere residenti in Israele, potrebbero essere sorpresi a gestire un'attività all'estero, e non solo ad acquistare una proprietà a scopo di investimento, nel qual caso l'aliquota fiscale potrebbe raggiungere il 50%. (ICE TEL AVIV)


Fonte notizia: Globes