Mousline è tornata a crescere in Francia un anno e mezzo dopo essere stata venduta da Nestlé alla fine del 2022. Il marchio ha guadagnato quote di mercato nei marchi del distributore e sta cercando di sostituire Maggi nel resto d'Europa. Grazie a Mousline, dice Philippe Fardel, il nuovo direttore generale dell'azienda, “dopo dieci anni di declino, il mercato ha ripreso a crescere”, spiega l’ex dirigente di Nestlé, che ha venduto il marchio nell’ottobre 2022 al fondo di investimento francese FNB. “Tutta la crescita delle vendite di purea è stata alimentata da Mousline», assicura. Il fatturato è aumentato del 7%, a 83 milioni di euro, principalmente a causa dell'aumento dei prezzi. Il tonnellaggio prodotto nell'unico stabilimento di Rosières-en-Santerre, nel dipartimento della Somme, è aumentato del 15%, arrivando a 19.700 tonnellate. Mousline ha riconquistato quote di mercato dai marchi del distributore e, ulteriore motivo di soddisfazione, ha reclutato 220.000 nuovi consumatori. Tuttavia, l'azienda ha ancora molto margine di crescita, perché, sebbene il marchio goda di un tasso di notorietà del 100%, solo il 27% dei francesi lo acquista effettivamente. Per l'anno in corso e il prossimo sono previsti dunque investimenti per 18 milioni di euro, in particolare per ammodernare le linee di produzione. Il marchio subirà un serio restyling per essere “meglio ancorato al suo tempo”. Cambiano il packaging, il logo e il lettering, così da rendere il prodotto “più pratico e più delizioso” con tempi di cottura e molteplici ricette sulle scatole». Inoltre, Mousline, che vuole ampliare la propria clientela, affronterà la ristorazione commerciale con una nuova referenza “A modo mio”, destinata a brasserie e bistrot per “il piatto del giorno”. Questo prodotto sarà distribuito da marchi come Métro, Pomona e Transgourmet, un canale commerciale finora non sfruttato. Tale attività, che vale ad oggi il 10% del fatturato, dovrebbe raddoppiare entro tre anni. (ICE PARIGI)

Fonte notizia: CD/MC : Les Echos, 24 marzo 2024