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28 Marzo 2024

Francia

FRANCIA : I GROSSISTI DELLA RISTORAZIONE NON ACCETTANO LA LEGGE EGALIM

In occasione della propria relazione annuale, il presidente della Confederazione dei grossisti francesi (CGF) ha difeso lo status speciale che la legge di modernizzazione economica, nel 2014, poi la legge Descrozaille, nel 2023, hanno conferito a coloro che, come al mercato centrale di Rungis, esercitano la professione di intermediario tra agricoltori o produttori agroalimentari e aziende di ristorazione. Questo status esenta coloro che effettuano consegne ai professionisti (ristoranti, mense, catering) dall’obbligo di non negoziare il costo delle materie prime agricole, così come devono farlo i distributori come Leclerc o Carrefour. A febbraio, nel pieno della crisi agricola, i vertici delle grandi marche hanno scritto al presidente della FNSEA, il principale sindacato degli agricoltori, per sottolineare che supermercati e ipermercati rappresentano “meno della metà degli sbocchi delle aziende agricole francesi: 35 % di sbocchi per i latticini, 47% per i bovini, 48% per il pollame…” Gli stessi hanno specificato anche che “la questione del reddito agricolo non può essere affrontata senza comprendere gli altri sbocchi: è quindi giunto il momento di estendere gli obblighi di Egalim anche a chi si occupa di ristorazione fuori casa, oltre che ai grossisti industriali”. I grossisti si sono opposti con fermezza, anche perché la questione si pone nella prospettiva di una nuova legge, denominata Egalim 4. “La nostra specificità è negoziare a monte con gli agricoltori o i produttori e a valle con i nostri clienti della ristorazione fuori casa. Di professionista in professionista siamo riusciti a superare l’aumento dei prezzi causato dalla guerra in Ucraina, l’aumento del costo dell’energia e dei salari, spiega Philippe Barbier, presidente della CGF. Rispettiamo infatti i costi di produzione degli agricoltori. Non vogliamo entrare nella complessità che tocca i distributori e non vogliamo prezzi minimi imposti. Riteniamo che al contrario, nel contesto di un’economia ancora liberale, la tendenza dovrebbe essere verso la semplificazione normativa (ICE PARIGI)


Fonte notizia: CD/MC Les Echos, 21 marzo 2024