Gli Stati Uniti hanno annunciato l'intenzione di aumentare le tariffe sul legname canadese dal 8,05% al 13,86%, provocando una reazione del governo federale canadese che denuncia tale mossa del Dipartimento del Commercio statunitense. Il ministro canadese Ng si è impegnato a contestare questa decisione, sottolineando la volontà del Canada di utilizzare tutti i mezzi disponibili, compresi i contenziosi previsti dagli accordi commerciali esistenti e le istituzioni internazionali come l'Organizzazione mondiale del commercio e la Corte del commercio internazionale degli Stati Uniti. Tuttavia, il governo federale canadese rimane aperto alla possibilità di negoziare una soluzione alla disputa che ha influito sulle relazioni tra i due paesi per decenni. Nel frattempo, il Canada ha accolto con favore una decisione del comitato di risoluzione delle controversie dell'Accordo di libero scambio nordamericano, che ha trovato alcuni aspetti del calcolo dei dazi statunitensi non conformi alla legge federale degli Stati Uniti. Questa disputa è incentrata sulla determinazione del Dipartimento del Commercio statunitense riguardo se il legname canadese riceva sussidi governativi, poiché le province canadesi applicano tasse di taglio sui terreni della Corona, considerate dai produttori statunitensi come un "sussidio ingiusto". (ICE MONTRÉAL)

Fonte notizia: La Presse