Con un investimento di 10 milioni di dollari,  venerdì scorso, 12 aprile, a Copiapó, il vicepresidente esecutivo di Enami, Iván Mlynarz, ha fatto il punto sullo stato di avanzamento del progetto sul litio di Salares Altos Andinos che l'azienda statale ha messo in campo e sui benefici concreti che avrà per la regione di Atacama. Mlynarz ha presentato il lavoro di Enami,  principalmente nell'area delle saline di Aguilar e La Isla e che oggi è nella fase di esplorazione di base, con perforazioni per prelevare campioni dal terreno, in un'area ad alto potenziale. "Le stime attuali attestano che questo sarebbe tra il quarto o quinto progetto più interessante in Sud America, per quanto riguarda la quantità di litio". Inoltre, in termini di costi, Salares Altoandinos risulta essere anche un progetto altamente competitivo. "Stiamo parlando di costi inferiori a quelli dei progetti in Argentina oggi, e saremmo in qualche modo in competizione, in volumi, con uno qualsiasi dei progetti che sono attualmente in fase di attivazione nel paese vicino", ha detto il massimo dirigente di Enami. Oltre a questo, ci sono altri importanti vantaggi, come la ricerca di una nuova tecnologia di estrazione diretta, che permetterà una produzione più efficiente e sostenibile, a differenza del metodo tradizionale delle piscine di evaporazione. Per quanto riguarda le proiezioni occupazionali che questo progetto genererebbe ad Atacama, le stime indicano che nella fase di costruzione potrebbero essere creati tra i 1.000 e i 2.000 posti di lavoro. Inoltre, il progetto ha importanti esternalità, come la possibilità di promuovere aree nel turismo, un'altra delle industrie chiave della regione. La campagna esplorativa si concluderà a giugno, poi si procederà al lavoro per stabilire le risorse contenute nelle saline, mentre sarà in corso un processo di ricerca partner per stabilire un'alleanza pubblico-privato per il progetto. Secondo la tempistica,  in 3 o 4 anni il progetto potrebbe essere attivo e funzionante, in linea con quanto proposto dalla National Lithium Strategy, ovvero aggiungere nuovo litio entro il 2030". (ICE SANTIAGO)

Fonte notizia: Reporte Minero y Energético