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2 Maggio 2024

Svizzera

COMMISSIONE DELLA CONCORRENZA HA CONDOTTO 27 INCHIESTE NEL 2023

BERNA (awp/ats) - Lo scorso anno, la Commissione della concorrenza (COMCO) ha condotto 27 inchieste e 17 esami preliminari nella sua veste di garante dell'apertura dei mercati. La sua recente decisione su Swisscom e la fibra ottica è stata uno dei punti salienti della sua attività.I mercati delle infrastrutture di rete sono spesso di natura monopolistica, ha osservato il direttore della COMCO Patrik Ducrey presentando oggi il rapporto 2023 della Commissione.Ducrey ha ricordato l'episodio controverso della modifica della progettazione della rete di fibra ottica di Swisscom, intrapresa dall'operatore nel 2020. La settimana scorsa, la COMCO ha inflitto al "gigante blu" una multa di 18 milioni di franchi per aver violato la legge sui cartelli, abusando della sua posizione dominante.Costringendo Swisscom a modificare i suoi piani, la COMCO ha "garantito la concorrenza nell'utilizzo di questa rete per i prossimi 50 anni", è stato precisato. Ducrey ha pure aggiunto che la Commissione si limita ai casi più importanti per motivi di risorse e si orienta in cinque aree chiave: accesso al mercato, cartelli, isola dei prezzi elevati, legislazione.Oltre alle indagini, l'anno scorso la Comco ha condotto un totale di 50 "osservazioni di mercato" e ha preso posizione in 330 consultazioni con uffici e procedure di consultazione. I casi hanno riguardato vari mercati, dall'edilizia all'energia, dalla finanza alle telecomunicazioni.Hockey su ghiaccioTra le questioni rilevanti, nel 2023 si è assistito a un nuovo episodio della controversia che oppone UPC e Swisscom dal 2026 per la trasmissione delle partite del Campionato svizzero di hockey su ghiaccio. Per anni UPC si è rifiutata di concedere a Swisscom di trasmetterle in diretta, prima che la Comco intervenisse nel 2020 e sanzionasse UPC per violazione della legge sui cartelli. Il 31 ottobre 2023, il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha confermato la decisione della Comco. UPC ha però presentato ricorso al Tribunale federale (TF).Prezzi alti e cartelliIl fatto che in Svizzera i prezzi di beni e servizi siano spesso più alti rispetto ai Paesi vicini può essere in parte spiegato dai costi salariali e infrastrutturali. Ma al di là di questo aspetto, le differenze sono anche il risultato di cartelli illegali, di spartizione del mercato, di diktat sui prezzi imposti dai produttori ai dettaglianti e di altri comportamenti illegali, ha denunciato la Comco.MediaPer quanto riguarda i media, l'anno scorso il Segretariato della Comco ha aperto un'indagine preliminare su Google News a causa di un comportamento potenzialmente illegale. La piattaforma è stata accusata di non aver pubblicato alcun articolo del portale di notizie toggenburg24.ch. Ciò ha posto la testata in una posizione di diretto svantaggio rispetto ai suoi concorrenti. Alla fine, non è stato riscontrato alcun comportamento abusivo da parte di Google News, in quanto la Comco ha ritenuto legittima la fissazione di determinati requisiti minimi di accesso.TribunaliL'anno scorso, il TF e soprattutto il TAF si sono pronunciati su una serie di ricorsi contro le decisioni della Comco. Questi organi hanno ampiamente confermato i verdetti della Commissione, ritenendo essenzialmente che le sue decisioni fossero equilibrate, ha concluso la Comco. (ICE BERNA)


Fonte notizia: RSF