FEDERVINI, ZOPPAS (ICE): “ITALIA SECONDO ESPORTATORE MONDIALE DI VINO. DAL DECRETO MADE IN ITALY UNA SPINTA IMPORTANTE PER TUTELARE I NOSTRI PRODOTTI E FAR CRESCERE LE ESPORTAZIONI”.

“Nel 2022 il totale del nostro export ha toccato i 622 miliardi, in crescita del 13% rispetto all’anno precedente. Sono cifre importanti su cui pesa un effetto inflattivo che parzialmente nettifica questa crescita. Arriviamo da anni difficili, in cui pandemia e conflitto bellico hanno inciso sulle imprese che hanno dimostrato grande coraggio e spirito di resilienza. Un plauso va fatto alla caparbietà dei nostri imprenditori, perché è grazie a loro se il 2022 è stato un anno da ricordare per il comparto vitivinicolo con circa 7,8 miliardi di euro di esportazioni, nell’ambito di più di  60 miliardi dell’intero export agroalimentare nazionale, con una crescita di quasi il 10% rispetto al 2021. Così il Presidente di ICE Matteo Zoppas intervenuto questa mattina all’assemblea di Federvini a Roma. “Un trend – ha continuato Zoppas - che continuiamo a registrare anche nei primi mesi del 2023, durante i quali l’Italia ha registrato un aumento del +3,6% delle sue esportazioni di vino rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra le principali tendenze, troviamo una sempre maggiore curiosità del mercato per i vini bianchi che sono cresciuti dal 29% al 33%, e per i distillati, che hanno visto una crescita rispettivamente del 20,5%. Tra i principali Paesi che scelgono i nostri prodotti vinicoli ci sono gli Stati Uniti, dove assistiamo a una competizione sempre più accesa, complici le 180.000 etichette di vino straniero registrate nel paese. Resistono anche i mercati maturi di Regno Unito, Giappone, Canada, Spagna e Germania, ma si aprono nuovi spiragli in mercati nuovi e dall’alto potenziale come l’Africa, il Sud America e il Far East. Dal lato della produzione invece, emerge con sempre più urgenza la questione della sostenibilità, affrontata sia in termini di processo e di filiera, ma anche ad esempio di packaging. L’Italia si conferma anche per il 2022 saldamente al 2º posto come esportatore mondiale, seconda solo alla Francia con 12 miliardi export. Una cifra dalla quale siamo ancora lontani, ma che vogliamo impegnarci a raggiungere. Per questo come ICE portiamo avanti azioni di internazionalizzazione per le imprese, creando numerose occasioni di incontro tra imprenditori e operatori del settore interessanti a questi prodotti del Made in Italy. Una spinta importante verrà poi dalle misure del Decreto sul Made In Italy – voluto fortemente dal Ministro Urso, e che abbraccia temi cruciali come la formazione e la contraffazione – grazie al quale speriamo di poter dare sempre maggiore importanza alla tracciabilità del bello e ben fatto italiano, per prevenire fenomeni nocivi per il nostro mercato come l’Italian Sounding. Partecipare a molte fiere ed eventi– ha chiuso Zoppas - è stato molto importante per confrontarsi sulle esigenze delle imprese che talvolta non sono a conoscenza di tutti gli strumenti - come quelli offerti da SACE, SIMEST, CDP e ICE -  offerti dal sistema paese. Questi mezzi vanno sfruttati e valorizzati: solo in questo modo possiamo auspicare che i quasi 8 miliardi di export del nostro vino possano continuare a crescere e a “mordere la coda” della concorrenza”.